JKD Unlimited e la Lotta al Suolo
December 10, 2016
Per molti praticanti di Jeet Kune Do (indifferentemente dal Conceps all’ Original ) parlare di lotta a terra è come offenderli profondamente. Chiunque pratichi un’ arte marziale o uno sport da ring quando deve insegnare tecniche di difesa personale inizia con la solita raccomandazione: mai finire a terra durante una aggressione da strada, è pericolosissimo!!!Ok, questo è vero, ma anche cadere dalla bici o dalla moto lo è. Non per questo nessuno è mai caduto! Non si può certamente dire ad un aggressore: se vuoi aggredirmi usa solo i pugni o i calci, ma per favore non buttarmi a terra perché altrimenti è troppo pericoloso per me!!
Non possiamo ignorare il pericolo di essere aggrediti da una persona fisicamente molto più grande di noi, più forte, e magari sotto effetto di alcool o di droghe, pensate che un aggressore si piazzi davanti a voi e dica: su la guardia che adesso ti aggredisco, oppure la stessa persona decida di violentare una donna che pesi la metà di lei, voi credete che lasci stare tranquillamente in piedi la sua vittima rischiando di prendersi un sacco di calci e schiaffoni (sempre se ad aggredire è una sola persona, e se fossero più di uno!).
Un altro aspetto da considerare è il fatto che se un individuo decide di fare un’ azione del genere, difficilmente è in condizioni di intendere e in questo caso io penso che sia molto, molto difficile dissuaderlo dalla sua intenzione a suon di cazzotti (è più facile rompersi le mani prima di concludere con un bel ko!), e ricordatevi che i pugni in faccia di solito fanno uscire molto sangue e in giro ci sono troppe malattie infettive!!
L’ anno scorso durante un seminario a Firenze un istruttore di JKD mi confidò che la lotta a terra per loro non esisteva, la spiegazione che mi diede a questa affermazione è stata la solita: non bisogna finire a terra. Ricordo anche che quando io iniziai il lavoro del clinch il suddetto istruttore mi disse una bellissima frase : «mi scusi istruttore, ma noi che pratichiamo il JKD dobbiamo insegnare tecniche che siano realmente applicabili e secondo me una donna non potrà mai lavorare e difendersi in clinch con un uomo. Se lei insegna a una donna ad andare a chiudere il clinch è come dirle di suicidarsi», io capii molto bene il suo scetticismo è sorridendo gli risposi che se un uomo mi aggredisce lo farà sicuramente per picchiarmi indifferentemente che ne abbia un motivo o no, ma se un uomo aggredisce, o meglio salta letteralmente addosso a una donna di solito non è per prenderla a pugni, e in qualsiasi caso quando due persone si avvinghiano e sono abbracciate per noi dell’ Unlimited è già una posizione di clinch (forse non molto tecnica ma sicuramente è già iniziato il clinch).
Morale della favola non è la donna che cerca il clinch oppure la lotta al suolo ma è la situazione che porta una vittima a trovarsi in una di queste posizioni e se non le ha mai allenate difficilmente ne uscirà incolume.
Purtroppo molta gente elimina la possibilità che una situazione di clinch o lotta a terra sia pericolosa convincendosi che in quella situazione di combattimento loro non dovranno mai capitare. Invece sarebbe molto più saggio allenarsi e lavorare quelle «scomode» posizioni, sicuramente se capiterà di trovarci in quella «scomoda posizione» avremo qualche possibilità da giocarci così da poterci rialzare in una posizione molto, molto più vantaggiosa e sicura.
Per fortuna non tutti i praticanti di Jeet Kune Do la pensano allo stesso modo, personalmente ho visto praticanti di altre associazioni lavorare molto bene a terra e addirittura vincere competizioni di submission grappling, e questo non può che fare bene all’ evoluzione del Jeet Kune Do.
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